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Recensione Le guerriere che sfidarono l’oscurità di Namina Forna

  • nicebookspics
  • 7 feb 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Buongiorno amici!


Oggi è tempo di una nuova recensione, e vi parlo del secondo volume della saga iniziata con “Le guerriere dal sangue d’oro”.


Innanzitutto ringrazio infinitamente @lalibreriadibeatrice per aver organizzato il review party e le mie compagne di lettura, e @librimondadori per l’ invio.


Di seguito vi lascio la trama di questo secondo volume, che è SPOILER se non avete ancora letto il primo libro.


Le dee sono vasti corpi eterei fatti di energia e luce di stelle, ognuno così grande da poter contenere un intero universo, eppure così piccolo da stare sul suo trono dorato. Sono illimitate, contraddittorie. E sono le mie madri. Sono passati ormai sei mesi da quando Deka ha liberato da un sonno secolare le antiche divinità di Otera, scoprendo al contempo la verità su di sé e il proprio scopo nel mondo. Ora nel regno imperversa la guerra, ma la battaglia è soltanto all'inizio. Esiste infatti una forza oscura, sinistra e senza pietà, che minaccia l'umanità intera e Deka e le sue sorelle di sangue devono fermarla a tutti i costi. Ma, a mano a mano che sviluppa nuove abilità, la ragazza è costretta a fare i conti con una verità scomoda: lei potrebbe essere al contempo la chiave per la salvezza di Otera ma anche la sua più grande minaccia. E questo non è l'unico segreto che le dee le hanno tenuto nascosto…


Passiamo ora alla mia recensione, che come per la trama, se non avete letto il primo volume, sarà per forza di cose SPOILER.


Il secondo volume riprende dove ci eravamo fermati col primo, con la nostra protagonista che è riuscita a risvegliare le madri, le guerriere dal sangue d’ oro, ma ha anche scoperto nuove verità.

Esistono infatti guerrieri uomini con le stesse abilità delle alaki, gli jatu. Inizia così una lotta per la supremazia e per liberare tutte le donne rese schiave nel corso dei secoli.


Se il primo volume mi aveva convinta, soprattutto nella sua parte iniziale (poi secondo me si perde), per il fatto che Deka sia una ragazza normale, che deve fare i conti con la crudeltà del mondo e col patriarcato, in questo secondo volume la musica cambia.

Deka infatti inizia a sembrare un personaggio di un videogioco, che ad ogni capitolo acquisisce nuove abilità sempre più potenti e inverosimili. Già nel primo libro era ”la prescelta”, qui diventa imbattibile, non ci sono ostacoli alla sua avanzata. O meglio, gli ostacoli ci sono, ma vengono prontamente risolti da comodi espedienti, come appunto l’ acquisizione di nuovi poteri, o la scoperta di oggetti magici.

In questo libro la magia diventa fondamentale, è il cardine del libro, sono tutti esseri potentissimi, sia le alaki sia gli jatu, che utilizzano artefatti magici, e scoprono di poter fare cose sempre più incredibili. Gli esseri umani (passatemi il termine) normali, non compaiono praticamente più.


Se poi nel primo libro c’era una chiara condanna al patriarcato, qui invece pare che anche le madri siano piene di segreti e non vedano di buon occhio una eventuale parità dei sessi, si riduce a un mero o noi o loro, qualsiasi possibilità di dialogo viene completamente spazzata via.


I legami di amicizia che si andavano a creare nel primo libro vengono dati per scontati e mai più approfonditi, questo è a tutti gli effetti il libro su Deka, non c’è spazio per l’ approfondimento di altri personaggi o legami.


Anche il romance mi è risultato molto ”di contorno”, e non ho gradito che tutti siano stati incasellati all’ interno di coppie, tra l’ altro createsi da una pagina all’ altra.


Compaiono anche per la prima volta personagg3 non binari, e per quanto chiaramente io apprezzi lo sforzo, mi domando dove fossero nel primo libro, sembra quasi un goffo tentativo di creare un libro inclusivo dopo aver ricevuto critiche a riguardo…


Sicuramente è un libro in cui non manca l’ azione, anzi il ritmo è quasi frenetico, e questo aiuta a leggerlo molto in fretta.


A mio parere però manca completamente la suspance, anche quando succede qualcosa è abbastanza chiaro che non accadrà mai nulla di male ai nostri protagonisti.


In conclusione, se vi è piaciuto il primo libro vi consiglio di proseguire con la saga, ma aspettatevi personaggi fortissimi, deus ex machina come piovesse, e messaggi importanti trattati in maniera grossolana e superficiale, che non arrivano mai a un dunque.

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