Recensione Lavinia di Ursula K. Le Guin
- nicebookspics
- 7 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Ciao belli!
Oggi nuova recensione ed è tempo di un retelling dell' Eneide, o meglio di parte di essa.
Ma iniziamo dalla trama di Lavinia:
Unica figlia del re latino, la giovane Lavinia è corteggiata da Turno, re dei Rutuli. Il suo destino però è quello di sposare il principe esule venuto dall'Oriente, Enea, e da lui generare una stirpe che governerà il mondo. Un legame da cui nascerà un impero, ma al prezzo di un conflitto sanguinoso. Nonostante sia un personaggio cruciale nell'Eneide, in tutto il poema Lavinia non pronuncia una sola parola. Duemila anni dopo, finalmente Ursula Le Guin restituisce la voce alla principessa italica. Prendendo in mano la propria sorte, la giovane svela ciò che Virgilio ha taciuto: la storia della sua vita, l'amore della sua vita. Lavinia è una rilettura attuale ed emozionante degli ultimi sei libri dell'Eneide: un romanzo di austera bellezza che, come la migliore epica classica, parla di guerra e di passioni, intessendo un racconto ricco di dettagli e immaginazione, premiato con il Locus nel 2009.
Ecco a voi la mia (come sempre brevissima) recensione:
Innanzitutto parto con un consiglio, se come me eravate sempre poco attenti durante le lezioni di latino, andate un attimo su wikipedia a fare un ripasso dell' Eneide (per sommi capi) e della figura di Lavinia. Così, giusto per avere un' infarinatura generale.
Detto ciò, è un retelling che rimane molto fedele all' opera originale, portandola però dal punto di vista di una figura marginale e che non ha voce nell' Eneide di Virgilio, ossia Lavinia.
Le Guin si prende poche libertà, portando così un libro dal gusto classico, che non stravolge ma va ad arricchire una delle opere più famose della storia.
Il ritmo sicuramente può sembrare lento, e capisco che si possa fare una iniziale fatica a entrare nel romanzo perché il ritmo e lo stile narrativo non sono quelli a cui siamo abituati ultimamente.
Alcune doverose precisazioni sono da fare. Tutto il libro è scritto come un flusso di coscienza, quindi non ci sono capitoli e ci sono salti temporali che a volte potrebbero farvi un pochino smarrire. Il trucco per questo libro è di lasciarsi trasportare dal racconto, seguire il flow insomma 🤣
Sicuramente mi sento di consigliarlo a tutti i fan di Circe, anche se a gusto mio personale ho preferito quest' ultimo a Lavinia, ma ve li consiglio entrambi se siete affascinati dai poemi del mondo classico.
Vi assicuro che comunque è una lettura che non vi pentirete di fare, oltretutto la nuova edizione ha una bellissima copertina e un formato e un prezzo abbordabili perciò non ci sono proprio scuse!
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