Recensione La notte e la sua luna di C. J. Piper
- nicebookspics
- 18 set 2023
- Tempo di lettura: 3 min

Buongiorno belli!
Oggi si parla di un libro per il quale prima bisogna fare una miriade di premesse,
Intanto vediamo la trama, poi passiamo al resto:
Farleigh non è solo un orfanotrofio, anche se è questo che la chiesa vorrebbe far credere alla gente. Ma Nox e Amaris, cresciute insieme e unite da un legame speciale, sanno bene che dietro all'istituto c'è molto altro. Chiunque, là dentro, è merce in vendita, acquistabile dal miglior offerente. Così, quando la maîtresse di un famigerato bordello di una città lontana offre una cifra importante per portarsi via Amaris, creatura eterea e affascinante, Nox decide di opporsi e di prendere il suo posto, mentre Amaris fugge sulle montagne, patria di misteriosi assassini. Da questo momento, entrambe assumeranno una nuova identità e condurranno vite separate, senza mai dimenticarsi, però, l'una dell'altra. Anzi, non si fermeranno davanti a nulla per riuscire a riunirsi. Ma la minaccia della guerra incombe sul loro mondo e le due ragazze verranno inevitabilmente trascinate in un conflitto tra umani e Fae. Costituiranno alleanze inedite, sperimenteranno poteri che non pensavano di possedere, facendosi forti di un legame che né il tempo né la distanza potrebbero mai spezzare: il destino del loro mondo è nelle loro mani e nel legame che le unisce.
Ora passiamo alle premesse e alla mia recensione:
Iniziamo col dire che intorno a questa autrice si è creata una certa polemica.
Long story short, ha risposto a una recensione negativa su Goodreads bullizzando su Instagram l'autrice di suddetta recensione. Poi si è scusata ecc però rimane il fatto che non sono atteggiamenti tollerati. Quindi già vi dico, approcciatevi a questo libro consci della cosa.
Altra premessa, io non so se questo libro nasca come una fanfiction di The Witcher, ma una delle protagoniste ha i capelli bianchi, è di mezza stirpe fae e ha una cicatrice sulla faccia, e va ad addestrarsi a Kaer Morhen, oh no scusate intendevo *altro nome a caso di un luogo pesantemente ispirato a Kaer Morhen* . Ora, se vogliamo vederlo come tributo ok, però è proprio preso dai libri di Sapkowski e incollato qui. Quindi per quanto mi riguarda già dal lato fantasia andiamo maluccio.
Ma continuiamo con le premesse. Pare che questo libro sia stato scritto in 6 giorni dall' autrice e sia un modo per venire a capo della propria sessualità, e un modo per comunicare ai propri parenti le sue scelte. Quindi da questo punto di vista io alzo le mani e spero davvero che questo libro l' abbia aiutata a capire meglio sé stessa.
Adesso veniamo a capo di questa recensione.
Dunque, il libro è "carino". All' inizio era anche interessante, a metà perde un pochino di mordente e alla fine riesce a instillare un pizzico di curiosità nel lettore circa i seguiti. Perché questo libro non è autoconclusivo ma fa parte di una pentalogia.
Ci sono per quanto mi riguarda tanti errori, ma non posso dire che sia stata una lettura pessima, di certo sono curiosa di leggere un seguito, sperando che migliori.
Sicuramente si vede che è un libro scritto di getto, secondo me alcune parti andavano tagliate e altre approfondite, e anche questo grande amore tra le due protagoniste andava un attimo contestualizzato meglio, perché così non si capisce da dove arrivi soprattutto da parte di Amaris che per mezzo libro pensa a TUTTO tranne che a Nox.
Ecco parliamo anche del nome della protagonista di colore, con tutti i nomi, NOX?! Dai a me pare sinceramente un pochino offensivo. Ma forse sono io che ormai sono prevenuta, non so.
Posso dirvi però che è un personaggio eccessivamente sessualizzato e che mi ha dato fastidio leggere tutto ciò.
Oltretutto l' amore che Non prova per Amaris (da quando erano bambine) è al limite dell' ossessivo compulsivo, lei vive in funzione di Amaris e tutto quello che fa è solo per ricongiungersi con lei.
E ora il più grande punto dolente del libro. Sono tutti BELLI BELLI IN MODO ASSURDO, tranne i cattivi. I cattivi sono brutti. Non sto scherzando.
Per non parlare della classica retorica "tutti mi sottovalutano perché sono bella".
Io lo so che da questa recensione sembra che io abbia odiato il libro ma non è così, non lo boccio in toto. Apprezzo il tentativo e le motivazioni per cui questo libro è stato scritto, però credo ci sia tanto lavoro di editing da fare e anche da parte dell' autrice, serve che riveda alcune sue scelte, e che molli l' universo di the Witcher, visto che è stato creato da un altro autore.
Io vi consiglio prima di leggere questo libro, di leggere tante recensioni per farvi un' idea se effettivamente possa fare al caso vostro o meno, anche perché su Amazon vedo quasi solo recensioni a 5 stelle, quindi forse sono io il problema e non il libro?
Da parte mia, credo proseguirò con la serie, per vedere se ci sono stati miglioramenti e prese di coscienza circa la direzione che questa saga vuole prendere.
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