Recensione La principessa delle anime di Alexandra Christo
- nicebookspics
- 29 gen 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Buongiorno splendori!

Oggi parliamo del nuovo libro di Alexandra Christo, "La principessa delle anime".
L'autrice è già nota al pubblico italiano per la sua precedente pubblicazione "La regina delle sirene".
Entrambi i romanzi sono ambientati nello stesso universo, ma sono ambedue libri indipendenti e autoconclusivi.
Andiamo con ordine e partiamo con la trama:
Per sedici anni, Selestra è rimasta intrappolata nella torre sulla Montagna Fluttuante preparandosi a prendere il posto della madre come strega del re, e manifestare i poteri per predire la morte dei richiedenti alla Festa delle Predizioni. Come soldato dell’esercito reale, Nox è un candidato improbabile per la Festa, ma spinto dalla vendetta è determinato a rubare l’immortalità al re e a uccidere le sue streghe, partendo proprio da Selestra. Tuttavia, quando lei gli tocca la mano per la sua prima predizione, i loro destini si intrecciano e la morte marchia le anime di entrambi. Solo unendo le forze riusciranno a vivere abbastanza a lungo da liberare il regno dalle grinfie di re Seryth e sfuggire a un oscuro destino. Dall’autrice di "La regina delle sirene", arriva "La principessa delle anime", la storia di una strega adolescente addestrata a rubare anime per un re immortale e di un ragazzo ribelle e temerario a cui il suo destino è intrecciato.
Recensione:
In questo romanzo seguiremo le vicende di Selestra, una strega al servizio di un re malvagio e immortale, che farà di tutto per sottrarsi al suo controllo, finendo per intrecciare il proprio destino con quello di Nox, un soldato in cerca di vendetta.
Il libro è chiaramente scritto per un pubblico giovane, che non ha all’ attivo tutti i libri che ho letto io, e quindi facilmente sorvolerà sui punti critici.
La parte romance risulta ben fatta e credibile, gli scambi di battute tra Selestra e Nox, per quanto a volte facciano un attimino spazientire, sono assolutamente adatti a due adolescenti che battibeccano, e volenti o nolenti ci si trova a fare il tifo per questa coppia.
I personaggi secondari sono apprezzabili nonostante siano un po' delle macchiette, ma risultano comunque gradevoli.
Il romanzo dovrebbe essere un retelling di Raperonzolo, e sono presenti alcune similitudini, ma il libro si discosta piuttosto in fretta dalla fiaba.
La storia innegabilmente prende e si legge in un lampo, ma non è esente da difetti.
L’ambientazione è un classico medioevo fantasy, ci sono duelli all’arma bianca e case con i tetti di paglia, ma purtroppo vengono affiancate da invenzioni molto più moderne come gli orologi da taschino e i tessuti ignifughi.
I personaggi sono interessanti, ma purtroppo i “cattivi” mancano un po’ di personalità, anche le loro motivazioni sono molto lacunose, arrivano delle spiegazioni sulle motivazioni del malvagio re, ma arrivano troppo tardi e con poca convinzione.
Sono però convinta che sia un libro godibilissimo per il target YA, e il fatto che sia un autoconclusivo, benché lasci poco spazio all’approfondimento, lo ha fatto apprezzare di più anche a me.
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