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Recensione La collezionista di anime

  • nicebookspics
  • 18 ott 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Buongiorno amici!

Oggi finalmente vi dico che cosa ne ho pensato di “La collezionista di anime”.


Andiamo con ordine e partiamo come sempre dalla trama:


Metà mietitrice britannica, metà shinigami giapponese, Ren Scarborough ha raccolto anime per le strade di Londra per secoli. Ci si aspetta che obbedisca alla dura gerarchia dei mietitori che la disprezzano, perciò Ren nasconde ogni emozione ed evita i suoi aguzzini come meglio può. Quando perde il controllo delle proprie abilità shinigami lascia Londra e fugge in Giappone per cercare l'accoglienza che non ha mai ricevuto dai suoi compagni mietitori. Seguita dal fratello minore, l'unico a prendersi cura di lei, Ren entra negli inferi giapponesi per servire la dea della Morte... ma scopre che anche qui deve dimostrare di esserne degna. Determinata a guadagnarsi il rispetto, accetta un compito impossibile - trovare ed eliminare tre pericolosi spiriti yokai - e realizza fino a che punto è disposta a spingersi per rivendicare il suo posto al fianco della Morte. Una ragazza collezionista di anime, divisa fra due mondi, cerca il suo destino in questa dilogia dark fantasy ambientata nel Giappone di fine Ottocento.


Per quanto riguarda la recensione:


Nel libro seguiamo le vicende di Ren, metà mietitrice e metà shinigami, alla ricerca di accettazione e del suo posto nel mondo.

Ren infatti viene costantemente disprezzata in Inghilterra a causa delle sue origini miste, finché i suoi poteri shinigami non prendono il sopravvento ed è costretta a fuggire in Giappone.


E da quando arriva in Giappone la vicenda si fa via via più interessante.


Quello che sicuramente non manca a questo libro sono dinamismo e azione!

Ho apprezzato tantissimo tutti i riferimenti alla cultura giapponese e le descrizioni di leggende e yokai, questi ultimi in particolare li ho trovati molto vividi.

Purtroppo i combattimenti con gli yokai sono troppo brevi, avrei sicuramente voluto un approfondimento da questo punto di vista.


Ho sentito lamentele per quanto riguarda il world building, ma quando le ambientazioni sono quelle del nostro mondo, trovo che non sia necessario spiegare più di tanto.

I poteri dei mietitori e degli shinigami sono interessanti e forse qui avrei preferito qualche spiegazione in più sul loro funzionamento, ma spero di venire accontentata nel secondo libro.


Nota dolente, un insta-love veramente brutto e mal fatto, che serve per alcuni eventi del libro, ma ormai siamo abituati a cose migliori ecco…


I personaggi non posso dire che siano caratterizzati fin nei minimi dettagli, ma ho apprezzato come Ren non si fermi davanti a nulla per ottenere accettazione e potere, anche se il suo fare di testa sua può far decisamente scappare la pazienza, e spesso si comporta come un'adolescente arrabbiata più che come un essere immortale.


Non è un libro perfetto, anzi, ma sicuramente leggerò il seguito, perché questo primo volume mi ha lasciato molta curiosità!


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