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Recensione L'orso e l'usignolo (...e seguiti) di Katherine Arden

  • nicebookspics
  • 19 ott 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 27 ott 2022





Oggi vi parlo di una trilogia splendida che non potrò mai consigliare abbastanza!

Fossi in voi approfitterei anche delle nuove edizioni di @fanuccieditore, che tra l’altro ringrazio tantissimo per l’invio ♥️


In questa trilogia ambientata nella tundra russa, seguiremo la storia di Vasja, accompagnandola dall’ infanzia all’età adulta.


Questa saga è piena di folklore, di spiriti della natura, di atmosfere magiche, ed è SPLENDIDA.


Il primo libro potrebbe risultare un pochino più lento, è introduttivo, ma non fatevi frenare da questo, appena la storia prende il via non riuscirete a staccarvi dalle pagine!


Il secondo e il terzo libro sono molto più dinamici, così da accontentare anche chi cerca più “azione”.


Vi avviso che si piange anche, ma fidatevi, ne vale la pena.


Vi lascio la trama del primo volume e poi approfondiamo un pochino i miei pensieri su tutti e tre i volumi.


In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l’inverno dura la maggior parte dell’anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alëša tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell’inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può “vedere” e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell’intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l’unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l’Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini.


Passiamo alla mia recensione:


"L' orso e l'usignolo", interamente ambientato nella tundra russa, suddiviso tra realtà e folklore, un libro perfetto da leggere nelle serate invernali, con una bella tazza di cioccolata calda o, per i più intrepidi, uno shottino di vodka a capitolo.


Il libro si prende i suoi tempi, ci introduce alla storia e ai suoi molteplici personaggi con calma, andando a delineare una fiaba ricca di magia e conflitti, il tutto condito da atmosfere davvero evocative.


I personaggi sono tanti e con nomi russi, quindi per me difficili da memorizzare 🙈 ho avuto la tentazione di farmi una piccola mappa concettuale, lo ammetto.


Fortunatamente sono tutti personaggi ben caratterizzati, fatti di luci e ombre, in costante conflitto con sé stessi e questo me li ha fatti amare (e memorizzare).

Non ci sono i soliti personaggi stereotipati dei romanzi YA grazie al cielo!


Se dovessi scegliere il mio personaggio preferito, oltre a Vasja direi Konstantin, un prete completamente fuori di testa, che ci dimostra quanto siano folli le convinzioni religiose quando portate all'estremo.


Nel secondo volume, "La ragazza nella torre", torniamo nella splendida Russia innevata, a seguire la nostra Vasja, che cerca disperatamente di svincolarsi dai canoni di una società patriarcale.


Finalmente in questo libro si approfondisce il rapporto tra Vasja e Morozko, di cui ci sono ancora troppe poche fan art nel mondo.


Questo secondo volume è caratterizzato da molta più azione del precedente, quasi interamente ambientato a Mosca, che sarà teatro di numerosi avvenimenti che non vi faranno mollare il libro neanche per un secondo.


E infine parliamo sinteticamente del terzo volume, "L'inverno della strega".

In quest'ultimo libro si torna a una narrazione meno incalzante, più simile al primo libro, ma non per questo meno incantevole. Vi garantisco che comunque non manca l'azione, anzi!


È stato davvero un bel viaggio, quello che noi lettori abbiamo percorso insieme a Vasja, ricco di sorprese, paesaggi innevati, magia, folklore, gioia e dolore.


La fine è una conclusione maestosa a una trilogia che difficilmente lascerà il mio cuore.


Vorrei dirvi molto di più ma rischierei di fare spoiler.


Spero che darete tutti una possibilità a questa trilogia, che a distanza di tempo ancora ricordo con immenso affetto ❤️

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