Recensione Jack atto I: La città celata di Simon Schiele
- nicebookspics
- 4 feb 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Buongiorno! Oggi vi presento un fantasy ya edito da un autore italiano, Simon Schiele, che ringrazio per la copia in omaggio!
Iniziamo con le basi, ovvero la trama:
In un mondo fantastico macchiato da problemi fin troppo reali, due giovani guerrieri combattono per crearsi un futuro. Jack, la spada, incatenato a un sogno di vendetta, Night, l'arco, in cerca di una famiglia. La loro vita cambierà quando arriveranno ad Adzul, la città celata, un'oasi di pace e serenità che tuttavia nasconde un grande segreto. Lì incontreranno il leale Cabil, la bella Judith, il sovrano Reginald, la Meranice e ammireranno la magia del Campo Lunare: sarà il posto adatto a loro? Com'è legato il segreto della città al loro passato? Una favola adulta ricca di umanità, un dark fantasy italiano che ridefinisce i canoni del genere. Violenza, razzismo, abusi sulle donne. Amicizia, amore, fratellanza. Questo è Jäck atto I: la città celata.
Cosa ne penso di questo libro?
Il libro è un fantasy young adult, primo di una serie, che getta le basi per quella che potrebbe essere una saga molto avvincente.
Nel romanzo seguiamo le avventure di Jack Lightning, un protagonista non convenzionale, con un carattere decisamente spigoloso, cocciuto e supponente come pochi, che si comporta in maniera coerente fino alla fine del romanzo, cosa che me lo ha fatto apprezzare.
Al fianco di Jack, durante l'avventura, impariamo a conoscere anche Night, personaggio decisamente più positivo del nostro protagonista, sempre di buon umore e fiducioso, arciere infallibile, che tirerà più volte Jack fuori dai guai, senza mai ricevere un ringraziamento, ovviamente.
Il passato dei due protagonisti viene per ora solo accennato, ma spero che venga approfondito nei prossimi libri.
A parer mio c'era anche l'occasione perfetta per inserire la tematica LGBT+, portando così il libro a un livello di inclusività ancora maggiore, che me lo avrebbe fatto apprezzare ancora di più. Purtroppo l'occasione non è stata sfruttata, ma spero che questa tematica verrà affrontata negli eventuali seguiti.
Per quanto riguarda il world building, per ora non si è visto molto, ma quel poco che ci viene detto incuriosisce non poco.
La scrittura è abbastanza fluida, e per essere un libro autopubblicato, quindi senza supervisione di un editor, è stato fatto un discreto lavoro.
Vengono trattati temi importanti, come la violenza sulle donne e la schiavitù, che se già nei libri per "adulti" sono rilevanti, a maggior ragione lo sono in una lettura destinata a un pubblico più giovane.
In definitiva ho apprezzato questo libro, e spero che nel seguito verrranno limate alcune asperità, soprattutto per quanto riguarda la scrittura.
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