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Recensione Il re delle cicatrici di Leigh Bardugo

  • nicebookspics
  • 4 apr 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 11 nov 2022


Buongiorno gente!

Oggi parliamo dell'ultimo lavoro pubblicato in Italia da Leigh Bardugo, ossia "Il re delle cicatrici", edito da Mondadori.


Partiamo con un breve recap della trama:


Nikolai Lantsov, sovrano di Ravka, corsaro, soldato, secondogenito di un re disonorato, ha sempre avuto un'innata propensione alle situazioni difficili, ma questa volta sembra dover fare i conti con qualcosa di impossibile, qualcosa che nessuno, tra la popolazione di Ravka, potrebbe mai immaginare. Come se non bastasse, per arrestare l'avanzata dei nemici che si assiepano lungo i confini del regno, il giovane re deve trovare un modo per riempire le casse dello Stato, stipulare nuove alleanze e fermare il nuovo pericolo che minaccia quello che un tempo è stato il glorioso esercito Grisha. Al suo fianco, però, c'è la fedele Zoya Nazyalensky, leggendario generale Grisha, che non si fermerà di fronte a nulla pur di aiutare Nikolai ad affrontare e sconfiggere il potere oscuro che alberga nelle profondità del suo cuore e che, rafforzandosi di giorno in giorno, minaccia di distruggere tutto quello che ha costruito. Zoya sa infatti che, come i Grisha non possono sopravvivere senza Ravka, tantomeno Ravka può sopravvivere a un re tanto indebolito. Nello stesso momento, nelle terre fredde del Nord, Nina Zenik sta combattendo la sua personale guerra contro coloro che vorrebbero spazzare via per sempre i Grisha. Ma per sconfiggere i pericoli che la attendono, sarà costretta a scendere a patti con il proprio terrificante potere e ad affrontare il dolore profondo e lacerante che porta nel cuore. Re, generale e spia di Ravka: tutti e tre nel corso del loro viaggio dovranno spingersi oltre i confini tra scienza e superstizione, magia e fede, rischiare il tutto per tutto per salvare una nazione spezzata, e accettare che alcuni segreti non sono fatti per restare sepolti e che certe ferite non sono destinate a guarire.


Ora passiamo alle mie opinioni su questo libro.


Leggere la Bardugo è sempre bello, la sua scrittura è capace di coinvolgere ed entusiasmare, e dopo aver letto con piacere la Grisha trilogy e la dilogia di Sei di corvi, iniziare Il re delle cicatrici è stato come tornare a casa.

La prima parte del libro scorre placida, senza troppa azione. Ci vengono mostrati alcuni dei personaggi che avevamo imparato ad amare, alle prese con i traumi della guerra e le ferite che ne sono conseguite.

La trama parte quasi in sordina, per poi prendere il via durante la seconda metà del libro, con risvolti, per quanto mi riguarda, decisamente inaspettati e che mi hanno fatto storcere il naso.

Sarà dura fare una recensione senza spoiler 😅


Come dicevo prima, in questo libro seguiamo le vicende di Nikolai, Zoya e Nina, ognuno alle prese con i propri traumi, che ovviamente non avranno tempo di elaborare, perchè a Leigh Bardugo piace far soffrire sia loro, sia noi lettori. Non ci saranno mai momenti in cui potremo tirare il fiato, nonostante sia stata sventata la minaccia dell'oscuro, i nostri eroi dovranno affrontare nuove sfide, per riuscire a mantenere la pace faticosamente raggiunta, e dovranno ancora una volta fare i conti con la diffusione della jurda parem.


Non nego che avrei preferito un approfondimento sulle manovre politiche di Nikolai, che come sempre si dimostra una mente scaltra e attenta, e ulteriori informazioni sulla jurda, che invece viene trattata come un problema secondario.


Dalla seconda metà del libro alcuni cliffhanger sono stati, a mio parere, un pochino campati in aria, alcuni personaggi sembrano apparire in scena solo come meri deus ex machina, per portare gli avvenimenti verso un corso ben preciso.


Mi fermo qui per non fare spoiler.


In conclusione vi consiglio senz'altro il libro, perchè la Bardugo sa indubbiamente scrivere e catturare il lettore, ma non aspettatevi il livello di Sei di corvi.


Il secondo libro si prospetta sicuramente ricco di azione, vista la quantità di carne che è stata messa al fuoco, quindi vedremo!

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