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Recensione I viaggiatori del binario 5, di Clare Pooley

  • nicebookspics
  • 20 giu 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Copertina I viaggiatori del binario 5

Buongiorno belli!


Oggi recensione di un libro che, ve lo anticipo subito, mi è piaciuto molto!


Ma andiamo con ordine, di seguito vi lascio la trama:


Ogni giorno alle 8.05 Iona Iverson prende il treno per andare al lavoro e percorre dieci fermate, da Hampton Court alla stazione di Waterloo, accompagnata dal suo cane, Lulu. Ogni giorno vede le stesse persone, su cui fa ipotesi e che conosce solo per i soprannomi che lei stessa gli ha affibbiato. Naturalmente, non parlano tra loro. Da pendolare esperta, infatti, Iona sa che sul treno ci sono regole precise che tutti dovrebbero seguire: - Avere un lavoro a cui recarsi. - Non consumare cibo caldo. - Essere pronti a ogni evenienza. - Non parlare mai con gli sconosciuti. Ma una mattina uno dei passeggeri, che Iona ha soprannominato "Chic ma Sessista", rischia di strozzarsi con un acino d'uva proprio davanti a lei. Sarebbe morto se non fosse stato per il tempestivo intervento di "Sospettosamente Simpatico", ossia Sanjay, un infermiere che gli pratica la manovra di Heimlich. Questo singolo evento dà il via a una reazione a catena, e un gruppo di persone che non hanno quasi nulla in comune se non i loro spostamenti quotidiani scopre che un incontro casuale può trasformarsi in molto di più e che parlare con gli sconosciuti può insegnarci qualcosa sul mondo che ci circonda e su noi stessi. Ma quando la vita di Iona inizierà a crollare, i suoi nuovi amici saranno presenti nel momento del bisogno?


Ed ora passiamo alla mia recensione:


Parto subito col dire che se state per andare in vacanza, dovete assolutamente portarvi con voi questo libro! Secondo me è il perfetto romanzo da leggere in viaggio, o sotto l'ombrellone, è rilassante ma comunque coinvolgente e a tratti (almeno per me) commovente.


La protagonista, Iona, mi ha ricordato un mix tra la zia del libro "I formidabili Frank" e "Zia Mamè", eccentrica e a tratti retrò, sempre sopra le righe ma con una sua grazia intrinseca.


Iona è anche il collante di tutto il libro, che alterna vari POV dei passeggeri del treno del binario 5, che però hanno tutti come denominatore comune lei.


Questo romanzo ci insegna a non giudicare chi vediamo solo dalle apparenze, e anzi che spesso le nostre supposizioni sugli sconosciuti che incrociamo non potrebbero essere più sbagliate.

Non lo definirei un romance anche se una vena di romanticismo scorre lungo tutto il romanzo, è più uno spaccato di vita dei nostri viaggiatori del binario 5.


Ci sono comunque temi importanti, anche se è chiaro che in 300 pagine scarse vengano trattati in maniera più "rapida".


Vogliono che ci facciamo piccole piccole, e per questo dobbiamo andare a testa alta. Vogliono che siamo invisibili, e per questo dobbiamo farci vedere, Vogliono che stiamo zitte, e per questo dobbiamo farci sentire. Vogliono che ci arrendiamo, e per questo dobbiamo combattere.

Tutti i protagonisti sono figure multi sfaccettate, ognuna con i suoi problemi, che verranno sviscerati nel corso delle pagine, anche grazie all'aiuto di Iona, che si rivelerà quasi una psicologa per loro.


Per quanto riguarda Iona, si troverà a dover affrontare un mondo del lavoro che denigra i dipendenti senior, in favore di giovani (uomini) arroganti e presuntosi. E questa cosa mi ha fatta riflettere, perchè siamo abituati a leggere di protagonisti giovani, è un punto di vista nuovo ed affascinante.


quote Sam Lord of the rings

Il libro è uno di quei romanzi che io definisco "coccola, che scalda il cuore e fa pensare a quanto di buono ci sia effettivamente in questo mondo, nonostante tutto.


Vi lascio anche il riferimento alla cit che se poi non la capite ci rimango male.


Però è davvero una lettura piacevole, che fa sorridere molto spesso, e vi lascia quel velo di spensieratezza e allegria che non guastano mai.





Io sono una persona che di solito non si segna punti salienti o altro, ma ve ne lascio ancora una che mi ha colpita:


Non esiste l'altra metà. Siamo tutti persone intere, complete e uniche. Ma a volte si mettono insieme due individui molto diversi e avviene una specie di magia, un'alchimia. Bea diceva che io ero come uova e zucchero, e lei come farina e burro, e quando ci mescolavamo eravamo qualcosa in più della combinazione degli ingredienti; eravamo tutta quanta la maledetta torta. Il problema è che quando sei abituata a essere una stupenda torta che fa venire l'acquolina in bocca, è difficilissimo riabituarsi a essere soltanto uova e zucchero.

Spero davvero che darete una possibilità a questo libro, a mio parere potrebbe darvi delle soddisfazioni, e come dicevo all'inizio, è una ottima lettura estiva di evasione.



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